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Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

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Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (superficie 50.000 ha) si estende lungo la dorsale appenninica centro-meridionale dalla quota minima di 800 metri fino ai 2249 m della cima più alta ed è quindi un territorio prevalentemente montano molto ricco di foreste. I corsi d’acqua presenti nel territorio del Parco versano le loro
acque nell’Adriatico e nel Tirreno interessando diversi bacini idrografici. I corsi d’acqua principali sono: il fiume Sangro (con i suoi affluenti Scerto e Fondillo), il fiume Giovenco ed il fiume Melfa. Nel territorio del Parco sono presenti anche I bacini lacustri del Lago di Barrea di origine artificiale e del Lago Vivo. A causa del fenomeno carsico, le acque scorrono spesso in letti sotterranei e formano risorgive a valle, talvolta anche fuori del territorio del Parco.
Il territorio del Parco è stato in passato modellato da fenomeni di giacialismo e carsismo, oggi testimoniati dalla presenza di circhi glaciali nella parte alta delle vallate, depositi morenici, rocce montonate lungo le valli, grotte, fenditure e doline. Le rocce del Parco sono per la maggior parte di natura calcarea. Nella zona della Camosciara è presente la dolomia, un tipo di roccia che, essendo impermeabile, permette all’acqua di scorrere in superficie dando luogo a pittoresche cascate e pozze d’acqua. La morfologia del territorio è molto complessa ed elaborata, per cui nel contesto dei rilievi montuosi si aprono ampi altipiani come la distesa di Pescasseroli o suggestivi pianori carsici come quello delle “Forme” in comune di Pizzone e quello di “Campitelli” in comune di Alfedena, incassati nella ripida cordigliera delle Mainarde. Lo screening effettuato sulla ricchezza floristica e faunistica dell’area ha consentito di censire oltre 2000 specie di piante, 230 specie di uccelli, 66 specie di mammiferi e oltre 5000 specie di invertebrati. Nel territorio dell’area protetta si trovano inoltre sia habitat che specie prioritari ai sensi della direttiva Habitat e di tutte le specie faunistiche presenti ben 97 sono elencate nella Lista rossa delle specie a rischio di estinzione della fauna italiana. L’aspetto che maggiormente colpisce è la forte incidenza della coltre boscosa, tale da definire il PNALM come un “parco di foreste”. I terreni boscati si estendono su oltre 29.000 ha, costituendo così circa il 60% della superficie del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. La forma di governo prevalente è quella ad altofusto. I cedui, dove ancora presenti, sono in fase di conversione naturale verso l’altofusto.
Le faggete costituiscono il tipo forestale più rappresentato nel Parco Nazionale d’Abruzzo con 24.450 ha di superficie che corrispondono ad oltre l’84% del territorio forestale. Sono boschi mesofili dominati dal faggio e con sporadica presenza di altre latifoglie mesofile (acero montano, acero riccio, acero campestre, frassino maggiore, tigli, carpino bianco, ciliegio) che possono formare cenosi miste in corrispondenza di forre.

Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Via Santa Lucia snc
67032 Pescasseroli (Aq)
tel. 086391131